14 Giu

Come fare riscaldamento (parte 3)

      Paolo Ruggeri

allenamento

Più che come fare riscaldamento, argomento già sviscerato nei giorni scorsi, vi accompagneremo stavolta verso il fine settimana approfondendo il perchè dedicare tempo e attenzione agli esercizi che precedono l’allenamento.

Una delle ragioni che consegnano al “warm up” il ruolo di rilevanza che stiamo sottolineando è la possibilità di non incorrere facilmente in infortuni. Meglio ancora, il porre le basi per non cadere nuovamente in problematiche fisiche.

Appena vi attivate, percepite subito quel fastidio alla caviglia, al polpaccio o in qualche altro punto del vostro corpo? Forzate un pò e quella fascia muscolare vi causa dolore? Dobbiamo predisporre allo sforzo il nostro corpo, in particolar modo in quelle parti dove si soffre.

Un adeguato riscaldamento scalda i muscoli, attiva gradualmente la circolazione e ci permette di far fronte a precedenti problematiche. Inoltre è possibile intervenire proprio in base all’infortunio che abbiamo subito.

Se vogliamo essere sicuri che l’attività fisica non si trasformi nell’anticamera del dolore, iniziamo a lavorare in punti specifici del nostro corpo. Favoriamo la lentezze dei movimenti e l’accuratezza nell’esecuzione. L’allungamento deve essere graduale e dinamico.

Quando percepiamo che il fisico è pronto a faticare per raggiungere il top della condizione allora possiamo aumentare l’intensità dell’allenamento.

Vi accorgerete che la fase di riscaldamento vi sta preparando al meglio dai segnali che il vostro corpo manderà. In quel momento sarà una sensazione di generale benessere, sia fisico che mentale, a guidare il vostro allenamento.

 

 

Categorie: Allenamento, Benessere, Esercizi, Fitness Tips, Infortuni e microtraumi, Palestra, Personal Training




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