Dieta a zona, dieta per campionesse

Ancora una volta è lo sport che ci induce a parlare di benessere e di alimentazione. E ancora una volta è la prestazione di una campionessa che ci stimola a parlare di dieta.

Ai mondiali sudcoreani di canottaggio Elisabetta Sancassani e Laura Milani hanno vinto nel week-end appena trascorso una medaglia d’oro. Un trionfo arrivato sulla specialità olimpica nella categoria doppio pesi leggeri.

Il risultato sportivo rappresenta di per sè una conferma del valore delle atlete, già laureatesi campionesse d’Europa nel 2012 e nel 2013.

Inoltre, l’evento è storico per lo sport italiano, perchè per la prima volta il canottaggio tricolore può vantare la vittoria di un Mondiale femminile.

Un altro dato però, ci ha colpito maggiormente. La 30enne Elisabetta Sancassani ha dovuto mettersi a dieta ferrea per poter rientrare nella categoria.

Una scelta sofferta (anche per il fatto che la famiglia gestisce una nota pasticceria) ma vincente. La campionessa ha quindi perso 11 chili con la dieta a zona.

Ed ecco perchè lo sport torna utile come motivazione per assorbire comportamenti positivi anche nella nostra vita quotidiana.

Con la giusta dose di determinazione, e sempre dopo aver richiesto il “lasciapassare” dal vostro medico di fiducia, questo regime alimentare proveniente dagli Stati Uniti può aprirci le porte verso una migliore condizione fisica.

L’idea del biochimico Barry Sears ha infatti permesso di sviluppare un metodo volto a mantenere la produzione di insulina in una “zona”.

Concetti come equilibrio e moderazione diventano quindi fondamentali quando parliamo di questa dieta. Un metodo che prevede inoltre adeguata attività fisica e gestione dello stress.

Insomma, se il vostro problema è l’eccesso di grasso corporeo, potrebbe essere una buona idea considerare nuove abitudini a tavola, così come vengono dettate dalla metologia ideata da Barry Sears.